A Torino la quarta edizione dell’Italian Tech Week: 140 speaker internazionali e 20mila partecipanti per un evento che ridefinisce il futuro tecnologico del Paese
L’Italian Tech Week 2024, svoltasi dal 25 al 27 settembre alle OGR di Torino, ha catapultato l’Italia al centro della scena tecnologica mondiale. Con 140 speaker provenienti da oltre 15 Paesi e più di 20mila iscrizioni, di cui il 20% provenienti dall’estero, l’evento ha segnato un momento cruciale per l’ecosistema dell’Innovazione italiano.
Diyala D’Aveni, Founder di Vento (il chapter italiano del fondo d’investimento Exor Ventures), ha dichiarato: “Attrarre stranieri era uno degli obiettivi di questa edizione”, evidenziando il successo ottenuto dall’aver attirato l’attenzione internazionale sul mondo dell’Innovazione italiano.
In effetti, quando pensiamo all’Italia subito la mente ci riporta ai settori del food, del design, del manifatturiero o della moda: il mondo del tech rimane sempre indietro. A Torino c’è stato un cambio di rotta. Tre giorni di connessioni, ispirazione e formazione sulla tecnologia hanno coinvolto startup, VC, aziende all’avanguardia, istituzioni, media e change-makers di tutto il mondo. L’Italian Tech Week 2024 ha posizionato l’Italia al centro del dibattito tecnologico globale, offrendo uno spazio di riflessione critica sulle implicazioni sociali, etiche e filosofiche dell’Innovazione, dimostrando che il futuro tecnologico non è solo una questione di sviluppo di nuovi prodotti e servizi, ma anche di come questi possano essere integrati in modo responsabile e sostenibile nella società, preservando valori umani fondamentali e promuovendo un progresso inclusivo e equo.
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L’Italian Tech Week ha offerto un programma ricco e variegato, spaziando dall’intelligenza artificiale all’arte digitale, dalla mobilità sostenibile alla sanità del futuro. Il primo giorno (25 settembre) ha visto la presentazione di AI4I, il nuovo istituto italiano dedicato all’intelligenza artificiale, seguita dall’intervento di Mike Winkelman (Beeple), Digital Artist tra i più influenti al mondo, noto per essere stato il pioniere del movimento artistico NFT. Per l’occasione, l’artista ha svelato la sua prima scultura interattiva. La giornata è poi proseguita con discussioni sulla mobilità del futuro e sul legame tra alimentazione e salute, con interventi di esperti come David Hallac di Viaduct e Barbara Nappini di Slow Food Italia.
Il secondo giorno (26 settembre) ha posto l’accento sull’ecosistema italiano delle startup e sull’intelligenza artificiale. L’analisi di Dealroom ha offerto insight preziosi sul posizionamento dell’Italia nel contesto tech europeo. Il momento clou è stato l’intervento di Sam Altman, CEO di OpenAI, in conversazione con John Elkann, CEO di Exor e chairman di Stellantis, Ferrari e GEDI. Per 45 minuti, Elkann e Altman, due “big” del nostro secolo, hanno conversato, in una sala gremitissima di gente ammutolita. Un faccia a faccia che non è stato solo un incontro tra menti brillanti, ma un’occasione per scorgere uno spicchio del futuro che ci attende.
“Possiamo cambiare la vita delle persone. Nei prossimi 20 anni possiamo andare verso un mondo migliore rispetto a quello che c’è stato negli ultimi 200”.
Durante la conversazione con Elkann, Altman ha preannunciato importanti novità relative a OpenAI previste entro la fine dell’anno. La scelta di questa occasione per l’annuncio potrebbe essere collegata al recente accordo che renderà i contenuti delle testate del gruppo editoriale GEDI – incluse La Stampa e la Repubblica – disponibili su ChatGPT.
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Altman ha anche colto l’opportunità per affrontare le voci circolate riguardo una presunta ristrutturazione interna di OpenAI. Ha smentito tali notizie dichiarando: “Non è vero, la maggior parte delle informazioni che ho visto erano completamente errate, sebbene ci abbiamo riflettuto”. Altman ha dipinto OpenAI come un’entità in perenne evoluzione, sempre alla ricerca dell’eccellenza, ma cauta nel navigare le acque agitate delle speculazioni mediatiche. La sua carriera, iniziata nel cuore del Missouri e culminata grazie alla collaborazione con Elon Musk, è un esempio di ascesa fulminante nel mondo tech.
La stessa OpenAI ha vissuto una metamorfosi straordinaria: nata come organizzazione non-profit, si è trasformata dal 2019 in una delle realtà più ambite del panorama tecnologico, catalizzata dal successo fenomenale di ChatGPT. Mentre figure chiave come Greg Brockman e Ilya Sutskever hanno intrapreso nuovi percorsi, e se la recente partenza di Mira Murati ha fatto notizia, Altman rimane saldo al timone di questa nave tecnologica rivoluzionaria.
“Quello che stiamo vivendo non è una ristrutturazione, ma una transizione verso una leadership rinnovata, di cui sono orgoglioso. È emozionante aprire le porte a una nuova generazione di talenti manageriali.”
Altman ed Elkann hanno allargato l’orizzonte del dibattito, esplorando non solo le dinamiche aziendali, ma anche le possibilità di plasmare il futuro. Strenuo oppositore della teoria della decrescita, Altman vede nell’AI un potente catalizzatore di crescita, Innovazione e prosperità: “Siamo all’alba di una rivoluzione tecnologica senza precedenti,” ha affermato con convinzione. Riflettendo sull’anno trascorso, descritto come “un giorno senza fine”, ricco di insegnamenti preziosi, Altman ha poi condiviso entusiasticamente la recente esperienza alla Ferrari, dove l’AI generativa sta già lasciando il segno nel design e nell’Ingegneria automobilistica.
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Lo sguardo di Altman spazia su un futuro multiforme, abbracciando settori diversi come semi-conduttori ed energia, ma sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità. “La nostra missione è rendere il mondo un luogo migliore, attraverso un’istruzione più avanzata, una sanità più efficiente e un approccio più responsabile al pianeta“, ha concluso, ribadendo così l’importanza di strategie visionarie per un progresso continuo e significativo.
L’ultimo giorno dell’Italian Tech Week (27 settembre) dedicherà un focus allo scenario tech europeo, con interventi di leader del settore come Robert Gentz di Zalando e Ilkka Paananen di Supercell. Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, parlerà dell’importanza dell’identità aziendale nell’era digitale. La conferenza si concluderà affrontando temi cruciali come il cambiamento climatico e la diversità di genere nel settore tech, con interventi di figure come Luna Esposito di Will Media e Silvia Wang di Serenis.
L’Italian Tech Week 2024 non si è limitata a presentare le ultime innovazioni, ma ha offerto una piattaforma per riflessioni profonde sul ruolo della tecnologia nella società. Da un punto di vista sociologico, l’evento ha evidenziato come l’Innovazione stia ridisegnando il tessuto sociale, modificando le modalità di interazione, lavoro e consumo. L’aver previsto momenti di discussione sulla diversità di genere nel tech sottolinea il potenziale insito nell’Innovazione per poter affrontare disuguaglianze radicate. Le dichiarazioni di Altman sull’AI hanno sollevato questioni etiche fondamentali sul futuro dell’umanità e sul rapporto uomo-macchina. La visione di un “mondo migliore” guidato dall’intelligenza artificiale pone interrogativi sulla natura del progresso e sul significato di “miglioramento” in un contesto di rapida evoluzione tecnologica.
Inoltre, l’evento ha evidenziato il ruolo dell’Italia come ponte tra tradizione e Innovazione. La presenza di aziende storiche come Ferrari accanto a startup innovative ha simboleggiato la sfida di integrare l’eredità culturale e industriale del Paese con le esigenze di un futuro sempre più digitalizzato.