L’idea di scrivere questo post mi è venuta leggendo le tristi notizie provenienti da Ho Mobile, l’operatore virtuale di Vodafone coinvolto nello scandalo del furto dei dati anagrafici e tecnici delle sim di milioni di utenti
Il database rubato è finito in vendita nel web, o meglio, in una sua zona specifica: il Dark Web. A dirla tutta i dati sono stati rubati dal deep web e sono finiti in vendita nel dark web. Confusi? Spero di no, ma nel caso eccomi qui a spiegare la differenza tra Deep Web e Dark Web! Prima però, se vi va, potete ascoltare le mie esternazioni di vittima. Sì, perchè in quel database di Ho Mobile ci sono anche i miei dati… Purtroppo!
Quello che abitualmente noi vediamo in rete, quello che a noi sembra sterminato e vasto, in realtà è ciò che, utilizzando la metafora di un iceberg, appare in superficie. Conoscendo il modo in cui è fatto l’iceberg sappiamo che “il grosso”, invece, si cela proprio sotto la superficie del mare. Tenetevi forte: circa il 96% del web è nascosto!
Deep Web
Il Deep Web è costituito da tutte quelle pagine Internet che i motori di ricerca non indicizzano. Quindi in questo spazio ci sono le intranet aziendali o delle PA, chat, profili social, banche dati (come quella di Ho), forum… Insomma, tutto ciò che è nascosto e al quale si potrebbe accedere con delle credenziali. È possibile anche trovare siti i cui link sono stati de-indicizzati. Ci rendiamo facilmente conto che quindi il deep web non contiene materiale illegale e con quanto appena esposto, possiamo sfatare un luogo comune. Certo, nel deep web possiamo pur sempre incrociare siti discutibili che propongono materiale illegale, superiori per numero a quelli che già esistono nel web di superficie. Ma la maggior parte dei dati non hanno natura illegale.
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Dark Web
Il Dark Web possiamo considerarlo come la superficie inferiore del famoso iceberg menzionato in precedenza e per accedervi è necessario scaricare degli appositi browser come, ad esempio, Tor. Vi sconsiglio vivamente di farlo perchè accedere a questa rete è come fare una passeggiata in una delle peggiori favelas brasiliane. Il dark web ha diverse reti, le darknet; la più famosa fra queste è la rete Onion. Un sito appartenetene a questa rete lo si riconosce grazie all’estensione .onion. Se proprio decidete di farci un giretto, lasciate che vi passi qualche consiglio:
- Non accedete!
- Se lo fate, oscurate la cam (anche con un nastro adesivo) e tenete d’occhio il microfono facendo attenzione che, magicamente, non si attivi;
- Non fornite mai i dati personali per nessun motivo al mondo;
- Non instaurate amicizie virtuali.
All’interno del dark web si trova di tutto. Beni/servizi illegali come le droghe, armi e qualsiasi cosa che abbia a che fare col falso: denaro, identità e persino titoli di studio e documentazioni varie. È possibile incrociare anche materiale pedo pornografico, identità rubate (sempre quelle di Ho Mobile), medicinali di dubbia provenienza, steroidi illegali, filmati particolarmente cruenti che non hanno un lieto fine e banche dati rubate e rivendute. Non dobbiamo aspettarci che i metodi di pagamento di queste attività illecite possano essere bonifici o carte di credito. Generalmente si usano le criptovalute come Bitcoin, LiteCoin, Monero, l’Ethereum… E chi più ne ha, più ne metta. Accanto a delle attività palesemente illegali, è possibile trovare anche movimenti e cospirazioni anti governative.
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Se vi ho incuriosito ascoltate il resto nel mio nuovo podcast. A tra poco!
Francesco Renzo