Perché ascoltare il pubblico non è sempre una buona idea
Nella puntata precedente abbiamo parlato Cyberpunk 2077 introducendo il tema di questo nuovo episodio, ossia il ruolo della Community. Come ben sappiamo, il web ha dato voce a tutti, e chi elargisce prodotti riesce così ad ascoltare maggiormente il suo pubblico. Ma fino a che punto dovrebbe essere positivo? Il pubblico non sempre sa quello che vuole e seguire ciecamente i suoi feedback può anche rivelarsi una scelta sbagliata.
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Nel settore del Gaming, soprattutto in contesti minori, gli sviluppatori danno molto credito ai feedback provenienti dalla propria fanbase. Pensiamo al mondo degli indie e alla piattaforma di Steam, dove il pubblico può iniziare a giocare in un gioco ancora work in progress. In queste piccole realtà, il feedback della community è davvero prezioso.
Tuttavia, non vale per tutti. In realtà più grandi il discorso diventa più complesso… e certe volte dare ascolto al pubblico è proprio un’arma a doppio taglio. Pensiamo al gioco Marvel Avengers di Crystal Dynamics e Square Enix. Cosa è successo la prima volta che è stato mostrato il gioco? I fan sono andati in rivolta. Alcuni personaggi non erano identici alla controparte cinematografica. Una critica sterile, eppure erano nate petizioni online con milioni di firme per far fermare il gioco, e ha avuto un impatto tale da far posticipare il gioco. Il 14/01/2020 la casa di sviluppo pubblica sul sito una lettera ai fan:
To that end, we will spend this additional development time focusing on fine tuning and polishing the game to the high standards our fans expect and deserve.
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La community in quel momento si era focalizzata solo sull’estetica, quando c’erano molte altre critiche che potevano essere mosse. Quando alla fine il gioco viene pubblicato, a settembre 2020, i problemi emergono e a due mesi dall’uscita le vendite sono stimate attorno ai 3 milioni di copie (60% di quanto pronosticato da Square Enix), facendo registrare perdite di oltre 60 milioni di dollari.
T. Sharon Vani