Intervista al Prof. Leonardo Becchetti
L’economia civile è un paradigma italiano, nato nel 1753, che si caratterizza per perseguire lo sviluppo e non la crescita, basato su un modello a 4 mani: istituzioni, mercato, persone e imprese. L’emergenza sanitaria che il nostro paese sta attraversando e l’opportunità del Next Generation EU, possono rivelarsi una spinta importante verso nuovi modelli economici più sostenibili e soprattutto, verso il superamento delle diseguaglianze.
In questo episodio di OLL In Lelio Borgherese ha intervistato il Prof. Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata. I suoi principali temi di ricerca riguardano la finanza etica, il microcredito, la responsabilità sociale di impresa e il commercio equo e solidale.
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Mai come in questo momento sembrano esserci le condizioni di contesto per intraprendere il salto di paradigma e andare verso ciò che si definisce economia generativa. L’Europa ha accettato di fare debito comune, le imprese cercano di modelli di co-innovazione e di business basati sul concetto di platfirm, i cittadini cominciano a rendersi conto che non può esistere sicurezza individuale senza la messa in sicurezza dell’intera comunità. Ecco dunque, uno dei paradigmi di economia circolare a cui ambire: un sistema che metta al centro la persona, accompagni le nuove generazioni e tuteli l’ambiente.
Appianare le diseguaglianze e aumentare l’inclusione, sono questi – per Becchetti – gli obiettivi da perseguire per il rilancio del nostro Paese e dell’Europa. “Bisogna lavorare sulle diseguaglianze di opportunità: salute, istruzione e accesso alla rete”, spiega il Professore. E aggiunge: “Io però aggiungerei un altro punto: la diseguaglianza rispetto all’inquinamento.”
Redazione