Intervista a Maria Criscuolo, Giuseppe Biazzo e Claudio Biestro
Nuovo appuntamento con Talk About IT, il programma realizzato in collaborazione con la sezione IT di Unindustria. La puntata, condotta da Paolo Emilio Colombo, è un approfondimento sul futuro del lavoro e sull’evoluzione delle competenze, specialmente nel settore ICT.
La pandemia da Covid-19, infatti, ha portato a un’accelerazione della trasformazione digitale e molte aziende hanno dovuto adeguarsi, non solo dal punto di vista delle tecnologie ma soprattutto per quanto riguarda i processi interni e i modelli di business. Una situazione che richiede un approccio sempre più lungimirante alla formazione interna e all’accesso a un ventaglio più ampio di nuove competenze.
Tra gli ospiti della puntata, Maria Criscuolo, Chairwoman and Founder di Triumph Group International, che racconta il lungo percorso di evoluzione, rebranding e riposizionamento dell’azienda, con un focus particolare su Innovazione e internazionalizzazione. “Abbiamo avuto la necessità di ripensare completamente gli eventi digitali”, spiega Criscuolo. E aggiunge: “C’è una grande differenza tra l’organizzazione di un evento fisico e quella di un evento digitale. Il lavoro di producer, creativi e grafici è cambiato profondamente, spostandosi su un piano virtuale così come le strategie di marketing che devono essere molto più mirate”.
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Skill gap e skill mismatch stanno impattando sulla crescita globale da diversi anni. Secondo lo European Centre for the Development of Vocational Training dell’Unione Europea, solo in Italia sono stimati 135mila posti vacanti in ambito ICT. A tracciare un quadro generale ancora più ampio è Giuseppe Biazzo, Vice Presidente di Unindustria con delega al Capitale umano e alla Cultura d’impresa, nonché CEO di Orienta Spa, che evidenzia una notevole carenza di profili professionali in ambito ICT, soprattutto per quanto riguarda le discipline STEM. “Si tratta di un problema culturale, basti pensare che all’Università La Sapienza di Roma, solamente il 4% delle donne si laurea in queste discipline”, sottolinea Biazzo. “La soluzione non è quella di forzare i giovani a intraprendere questi percorsi, piuttosto bisognerebbe potenziare le attività di orientamento per aumentare la consapevolezza sui possibili sbocchi professionali”.
Dello stesso avviso è anche Claudio Biestro, HRO Director del Gruppo Engineering e membro del Consiglio direttivo della Sezione IT di Unindustria Roma, che sottolinea l’importanza dei progetti di formazione e di avviamento al lavoro attraverso la scuola e le altre istituzioni. “Già da tempo la nostra azienda è aperta all’alternanza scuola-lavoro e a tutti gli altri progetti di integrazione tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro. Ben vengano, dunque, le misure e gli incentivi a sostegno delle aziende per ciò che riguarda la formazione”.