Perché è importante conoscere le regole della Social Media Policy? Intervista alla fondatrice di Consulente.pro, Gioia Audrey Camillo
Nuova stagione di LegalTech Show, il podcast di Radio Activa Plus in collaborazione con la community di Legaltech Italia e BLB studio legale. Tornano anche per questa terza stagione i nostri fedeli speaker, Silvano Donato Lorusso e Nicolino Gentile, che in questa occasione intervistano la fondatrice di Consulente.pro, Gioia Audrey Camillo. Discutiamo di Social Media Policy.
Cos’è? Perché è necessario conoscerla, sia per le aziende sia per i dipendenti? Come fare per avere una strategia comunicativa digitale di successo, che segua al contempo tutti gli interessi delle parti in causa?
Non solo Social Media Policy, ascolta anche Digital Fake: verità e finzione nella comunicazione via mobile
Iniziamo con l’affermare che ogni azienda, sia pubblica sia privata, nel 2022, cioè nel pieno di una profonda transizione digitale, non può prescindere dalla propria presenza online. “Un tempo esisteva il passaparola”, afferma la nostra ospite, che prosegue: “oggi, se dobbiamo usufruire di un servizio, controlliamo il sito web o direttamente il profilo social”. Da qui, l’importanza di comunicare. Se non ti comunichi non esisti.
Partendo da questo presupposto, quali regole e buone norme devono seguire i soggetti in causa quando comunicano se stessi nel mondo digitale?
A questo punto del discorso entra in campo la Social Media Policy. Quella esterna che contiene le informazioni rivolte agli utenti circa le finalità, le tipologie di contenuti e i comportamenti consentiti sulle pagine o sui profili istituzionali creati. Quella interna che individua le principali norme di comportamento che i dipendenti di un certo ente sono tenuti ad osservare nel momento in cui accedono ai social network con i propri account personali.
Leggi anche TikTok: perché dobbiamo esserci?
Quindi, chiediamo a Gioia Audrey Camillo quale sia il livello di consapevolezza nella comunicazione digitale e delle sue regole in Italia. Cosa manca?
“La creazione di una Social Media Policy potrebbe davvero venire utile a 360° e toccare davvero tanti e diversi aspetti. Molte società non sono consapevoli e fanno una comunicazione aziendale sterile verso il pubblico, senza mai ingaggiare le persone singole. Uno dei temi core che potrebbe frenare questo processo di transizione è la reputazione in ballo e una bassa percezione dell’impatto dell’attività digitale del singolo sull’azienda. La personalizzazione comunicativa non può più essere evitata. I consumatori si legano a un volto, un volto portatore di valori nei quali si riconoscono.”
Se un collaboratore, però, non vuole seguire questa Policy? Dove inizia il diritto e dove finisce il dovere?
A rispondere a queste e ad altre domande ci pensa il nostro podcast!
Francesca Ponchielli