Nell’ultima puntata di stagione CIFcast affronta il rapporto tra Fantascienza e videogame. Cosa hanno in comune questi due mondi?
In questo episodio, l’ultimo della stagione 2022-2023 di “CIFcast“, i nostri speaker – Lorenzo Davia, Damiano Lotto ed Emiliano Maramonte – trattano un argomento “leggero”, non a caso dopo aver finito “The Last of Us”, serie tv di successo tratta dall’omonimo gioco. Fantascienza e videogame: quale rapporto intercorre tra questi due mondi?
Forte dei suoi “punti esperienza” apre l’episodio Lorenzo: “La Fantascienza è un genere narrativo, il gioco e il videogame sono delle attività umane. Cos’hanno in comune, oltre alla considerazione di base che esistono alcuni giochi a tema fantascientifico? Ebbene, la prima caratteristica del gioco è che ci sono delle regole concordate tra tutti i giocatori. Il giocatore deve negoziare, gestire, sopravvivere, seguendo – o in contrasto con – queste regole. In realtà, quando scriviamo Fantascienza facciamo la medesima cosa. Creiamo un universo con delle regole che sono diverse da quelle del mondo reale e vediamo che cosa succede al protagonista in questo universo”.
L’interazione con delle regole (quelle di un universo inventato, quelle umane o quelle del regolamento di un videogame) è il primo grande elemento in comune tra Fantascienza e videogame. Il gioco stesso è una “macchina per simulare il mondo” ed è la stessa idea dietro i mondi virtuali della Fantascienza (il cyberspazio, il metaverso, il ponte ologrammi di Star Trek, la Matrix, e così via).
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Esistono numerosi titoli di successo di videogiochi di genere fantascientifico: “Cyberpunk 2077”, “Halo”, “Fallout”, “Mass Effect”, “Deus Ex”… ma i nostri ci tengono a ricordare che il primo videogioco vero e proprio basato sulla Fantascienza, escludendo esperimenti precendenti, è stato “Spacewar!”, del 1962, realizzato principalmente da Steve “Slug” Russell (e in seguito arricchito da altri membri del Massachusetts Institute of Technology): due navicelle in orbita attorno a un buco nero devono distruggersi a vicenda evitando di precipitare oltre l’orizzonte degli eventi.
Il rapporto tra Fantascienza e videogame è stato strettamente intrecciato fin dai primi giorni dell’industria dei giochi. Alcuni tra i primissimi giochi, come “Space Invaders” e “Galaga”, erano basati su temi fantascientifici e hanno contribuito a plasmare il genere dei giochi arcade.
Il riferimento al gameplay, alle dinamiche di gioco, porta il nostro trio a introdurre un altro argomento interessante, ovvero le influenze dell’estetica dei videogiochi nei film e nei libri. Si pensi a William Gibson che, per concepire il cyberspazio, si è ispirato ai ragazzini che giocavano agli arcade in una sala giochi. Un esempio più recente, invece, è il film “Scott Pilgrim vs. the World”, con un’estetica a metà strada tra il fumetto e il videogame e in cui il protagonista fa dei level up sconfiggendo gli ex della sua attuale fidanzata.
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Nel corso degli anni i videogame hanno continuato ad abbracciare i temi fantascientifici in modi sempre più creativi.
I giochi di ruolo, altrimenti conosciuti come RPG, per esempio “Mass Effect” e “Fallout”, hanno catapultato i giocatori all’interno di storie epiche in mondi immaginari con tecnologie futuristiche. I giochi di strategia, come “Starcraft” e “XCOM”, invece, hanno dato ai gamer il controllo su intere armate nelle battaglie interstellari.
I nostri speaker si cimentano anche in un elenco – dichiaratamente non esaustivo – di giochi tratti da libri o film. Non solo: le combinazioni tra videogame e narrativa Sci-Fi sono infinite. I giochi in VR, ad esempio, oggi consentono di ricreare scene alla Gibson che Lorenzo, Damiano ed Emiliano – ma sicuramente anche chi ci legge – speravano di vivere da bambini.
L’argomento è vasto e i nostri sono dei veri esperti. Per saperne di più sul legame tra videogame e mondi fantascientifici non vi resta che ascoltare l’ultimo episodio di CIFcast in attesa della nuova stagione.
Questo vi è piaciuto troppo e volete recuperare tutti gli episodi precedenti di “CIFcast”? Eccoli qui.
Sabrina Colandrea