L’intelligenza artificiale Bard verrà aggiunta ai risultati di ricerca di Google nelle prossime settimane
100 milioni di utenti per ChatGPT in pochi giorni non sono passati inosservati nella Silicon Valley e Google, come era prevedibile, non è rimasto a guardare. Parallelamente non stupisce che non sia stata l’azienda guidata da Sundar Pichai a trainare la rivoluzione artificiale. Il business di Google è chiaro: l’utente deve continuare a cercare. ChatGPT distrugge questo modello di business perché risponde subito, ti offre la soluzione (non sempre corretta) in un solo clic, ma i suoi numeri non potevano più essere ignorati. Ed ecco Bard.
Vediamo insieme questo nuovo attore globale.
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Google ha guidato lo sviluppo dell’AI per anni ma, recentemente, aziende più piccole sono riuscite a catturare l’attenzione del pubblico per la loro tecnologia che “pensa” fuori dagli schemi. ChatGPT è solo la punta dell’iceberg. Sotto assedio, quindi, Google ha dichiarato che presto renderà disponibile al pubblico il proprio chatbot di intelligenza artificiale e inizierà a utilizzare la tecnologia per generare risposte dirette nei risultati di ricerca, cercando di mettersi al riparo dalle accuse secondo cui la società, a lungo leader, è stata lenta a rispondere alla concorrenza dei suoi rivali.
Il gigante della ricerca, che ha investito enormi somme di denaro negli studi sull’intelligenza artificiale nell’ultimo decennio, ora è costretto a rincorrere i competitor. Troppo tardi?
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Sundar Pichai sarà davvero pronto all’azione? O si tratta solo di smania da competizione verso l’arcirivale Microsoft? Ricordiamo infatti che quest’ultimo ha firmato un accordo multimiliardario con la startup di intelligenza artificiale OpenAI, che ha conquistato l’attenzione dei media e dei consumatori dopo aver reso disponibile il chatbot ChatGPT al pubblico nel mese di novembre.
A questo punto, cosa farà nel concreto questo Bard?
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Al momento non ci sono molti dettagli, ma sembra che il chatbot avrà le stesse capacità e competenze di ChatGPT. Bard dovrebbe essere capace di rispondere a domande puntuali, ma anche di risolvere problemi complessi in diversi campi del sapere.
Pichai fa notare, inoltre, come Bard sia in grado di effettuare ricerche in tempo reale sul web così da fornire agli utenti informazioni sempre aggiornate. E proprio questo potrebbe essere, almeno per ora, il suo punto di forza rispetto a ChatGPT il cui database di informazioni è aggiornato, al momento, al 2021.
Non è, però, tutto oro quello che luccica. Infatti, sembra che le critiche al CEO di Google per l’annuncio grezzo e affrettato di Bard possa fare più male che bene all’immagine dell’azienda.
Come finirà? Lo scopriremo insieme.