Come difendiamo il nostro Paese dagli attacchi hacker?
Come difendiamo il nostro Paese? E quali rischi corriamo veramente? Fino a qualche anno fa la difesa riguardava il mondo reale, gli accessi fisici agli Stati. Oggi non è più così, poiché si è aggiunto il vasto mondo del cyber spazio che va tutelato quanto lo spazio fisico. Pensiamo ai beni primari: a soddisfazione dei beni primari degli essere umani ormai ci sono anche i data center, se si ferma internet siamo perduti. Possiamo anche sopravvivere al social distancing, ma senza internet sarebbe comunque sostenibile?
In questa nuova puntata di Monitor, l’Avv. Mitchell Broner Squire ci parla di un concetto introdotto dal grande professore Luciano Floridi, ossia l’Infosfera e l’etica dell’informazione, il quale da tempo si occupa di questa materia all’Università di Oxford. L’Infosfera è il nostro nuovo ecosistema di relazioni che ci mette in connessione in maniera diversa rispetto al passato.
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E noi a tutti gli effetti siamo cittadini di questa infosfera, detti anche inforg. Non più entità isolate, ma veri e propri organismi di informazione interconnessi tra loro. Questi organismi possono essere anche artificiali, pensiamo alle intelligenze artificiali e ai dati. Il compito dello Stato nazionale è quello di difendere sia il nostro essere organismi fisici sia il nostro essere inforg.
Che cos’è un attacco? Che cos’è un atto di violenza? E che cos’è la minaccia? Queste nuance devono adattarsi ai nuovi rischi dell’infosfera e non solo nel mondo reale. Ascolta il podcast per approfondire il rapporto tra la difesa nazionale e la nostra vita di tutti i giorni, dove viene affrontata anche l’importanza delle connessioni tra la cyber sicurezza e un recente episodio statunitense, il caso del Progetto JEDI.
T. Sharon Vani