Intervista a Giovanni Colasanto
Ripartiamo con 404 Error (name not found) e con noi, in questa avventura, c’è sempre il nostro speaker Enrico Iannucci che ci guida alla scoperta delle persone e dei temi che animano il settore ingegneria dei sistemi di Network Contacts. Oggi parliamo di fake news, intelligenza artificiale e dismorfia da call.
L’ospite di questa prima puntata è Giovanni Colasanto, in forza al settore ingegneria dei sistemi da poco. Prima di arrivare in azienda, ha studiato al Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari ed è stato uno di quegli studenti che a causa della pandemia è stato proclamato Dottore per via telematica. Per fortuna conta lo stesso! Non si è fatto abbattere, si è dato da fare come sviluppatore software e non perde mai l’occasione di fare due chiacchiere con tutto il suo team!
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Il macro-tema delle fake news potrebbe portarci a discutere di tutto e di più: c’è l’imbarazzo della scelta sia come attori in campo che come settori da prendere in analisi. Le “bufale” sono così simili, anche dal punto di vista formale, alle notizie vere che il cittadino del web difficilmente rimane sempre al sicuro e consapevole di ciò che legge.
Parlando di social media: Facebook, o per meglio dire Meta, ha chiuso da poco centinaia di account collegati a una troll farm che il governo del Nicaragua avrebbe utilizzato per screditare l’opposizione. E questa è solo una goccia nel mare.
Su internet si può scrivere qualsiasi cosa e sembrare comunque autorevoli, lo sa bene una persona che si occupa di informatica e di sistemi come il nostro ospite Giovanni Colasanto, ma come riuscire a fidarsi?
Come riconoscere la verità?
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Un altro tema che si collega a doppio filo con quello delle fake news è quello dell’intelligenza artificiale. Come prosumer, quanto siamo consapevoli della fiducia che diamo all’algoritmo per monitorare e controllare la veridicità delle informazioni in rete?
Gli algoritmi di controllo si evolvono, ora non sono ancora perfetti, ma bisognerebbe chiedersi se lo saranno mai. L’AI non può sostituire la nostra capacità critica nei confronti delle notizie che leggiamo. Non possiamo permetterci, in una società partecipativa e democratica, di accettare sempre per veri gli articoli che più rapidamente scalano l’indicizzazione nei motori di ricerca.
Quanto siamo allenati a porci dei dubbi su quello che sentiamo o vediamo?
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Francesca Ponchielli