Un approfondimento sull’importanza degli effetti sonori nel mondo del cinema
Quando si parla di un film o di una serie tv, ovvero di un prodotto audiovisivo, generalmente ci si sofferma a considerare uno degli aspetti legati all’immagine, a ciò che si vede. Non fanno eccezione le precedenti puntate di Cinetecha in cui David Cinnella ha approfondito, ad esempio, la professione del Character Designer, la tecnica del Matte Painting o l’evoluzione dei set cinematografici.
In questo episodio, invece, si parla di effetti sonori, che da soli valgono il 50% del buon esito di un film. David Cinnella ci ricorda che i suoni hanno un’importanza enorme nel mondo del cinema. Basti pensare che un film con una trama discreta e degli effetti speciali orribili potrebbe risultare godibile se avesse un ottimo suono, mentre un film con una trama avvincente e degli effetti speciali eccezionali, ma con un audio pessimo, sarebbe considerato brutto da qualsiasi spettatore.
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Quello del Sound Designer è uno dei lavori più strani del settore. All’interno di una grande stanza insonorizzata, piena di cianfrusaglie di ogni tipo, questi professionisti osservano su uno schermo le scene del film da arricchire grazie ai loro suoni. Oltre una finestra di vetro insonorizzata, ci sono invece i tecnici che registreranno i suoni prodotti dai rumoristi. Ma a cosa serve questo ambiente? Letteralmente a permettere ai Sound Designer di ricreare in studio tutti gli effetti sonori necessari per la buona riuscita di un film. Non solamente suoni difficili da registrare in natura, come esplosioni o versi di creature immaginarie, ma anche rumori comuni.
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Potrebbe erroneamente sembrare più semplice l’idea di registrare il suono delle onde del mare che si rifrangono su una barca direttamente nella location originale. In realtà, però, il suono ambientale risulterebbe sporco. Su una spiaggia, infatti, verrebbero registrati anche una serie di altri rumori, di intensità diverse, che renderebbero quel suono specifico molto meno riconoscibile. Nello studio dei Sound Designer, invece, una bacinella d’acqua, opportunamente scossa, simulerebbe la scena della barchetta in riva al mare alla perfezione.
Nel corso della puntata, David Cinnella elenca alcuni esempi di suoni creati in studio spiegando come sono stati resi dai rumoristi, sottolineando quanta creatività e sperimentazione c’è dietro un lavoro simile. Il consiglio per gli ascoltatori è di fare caso d’ora in poi anche agli effetti sonori, oltre che alle performance attoriali e agli effetti speciali di un film. Senza il lavoro dei Sound Designer, infatti, l’esperienza risulterebbe dimezzata!
Sabrina Colandrea