Intervista a Valentina Nucera, responsabile operativa dell’orientamento e della formazione per MADE
Le competenze digitali sono la bestia nera d’Italia. L’Indice DESI – l’indice della Commissione Europea che rileva il livello di digitalizzazione dei Paesi membri – colloca il nostro Paese al 25° posto su 27. Perché non riusciamo a decollare su questo fronte?
In questa nuova puntata di WoW – Women On Web, il nostro programma che ambisce a raccontare la trasformazione digitale da un punto di vista femminile, Federica Meta e Francesca Pucci ne hanno parlato con Valentina Nucera, responsabile operativa dell’orientamento e della formazione per MADE.
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Ai nostri microfoni, Nucera spiega che “l’impressione è che la digitalizzazione, il trasferimento digitale – come le competenze, che sono la base – vengano sempre visti divisi per scomparti”. Formazione umanistica, competenze digitali, hard o soft skills: tutto viene diviso, settorializzato, scollegato dal resto. Sebbene in questi ultimi anni le imprese abbiano sperimentato e compreso quanto le competenze digitali sono importanti, ad oggi l’implementazione nelle aziende di macchinari innovativi è sì aumentata, grazie agli incentivi e alle agevolazioni fiscali, ma questo step non è ancora sufficiente. “Le risorse umane sono al centro di questa trasformazione digitale. Non si può pensare che una trasformazione come questa possa risultare spacchettata, è una trasformazione trasversale che tocca tutte le risorse. Non è solo l’operatore 4.0, non è solo il softwarista che deve essere re-skillato”.
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Cosa fare per invertire il trend? Una strategia di largo respiro deve riuscire a mettere a sistema diversi attori; e sicuramente un ottimo punto di partenza, in questo campo, è la scuola. Aggiunge Nucera: “Non possiamo pensare alle risorse del futuro senza capire che il cambiamento deve partire dalla Scuola, ad esempio nell’orientamento”.
Ripensare il passaggio scuola-lavoro, dunque. Ma non solo. Nel corso dell’intervista, Nucera ha spiegato alcune best practice dei Paesi del nord, dalla Finlandia alla Germania, e ha ragionato su un settore, quello manifatturiero, che ancora oggi è appannaggio di un mondo prettamente maschile. Eppure vi sono molti modi per invertire questo fenomeno. Per saperne di più, premi play e ascolta il nuovo podcast di WoW- Women on Web!
T. Sharon Vani