La violenza di genere online è cresciuta durante tutto il corso del 2023, con un incremento di denunce, rispetto all’anno precedente, del 24%. Cyberstalking, bodyshaming, slutshaming, fino a vera e propria persecuzione anche nella vita reale. Discutiamo di questa tendenza con Elisa Giomi, Commissaria Agcom
La violenza di genere cresce anche online: 826 i casi gestiti dalla polizia postale nei primi 10 mesi del 2023. I numeri sono quelli del report della polizia “Free and S@fe online” sulla lotta alla violenza in rete. Un fenomeno complesso che si struttura nel tempo come una spirale e lentamente intrappola la vittima costringendola all’isolamento e alla paura.
Da gennaio a ottobre 2023 le donne che hanno denunciato, poiché vittime di minacce online, nello specifico sono state 371, il 24% in più rispetto all’anno precedente. Un incremento preoccupante, visto che le minacce online spesso sono il primo passo verso una vera e propria persecuzione, che interessa anche la vita reale. Gli strumenti più utilizzati sono i social e le app di messaggistica istantanea. Stalking e molestie sono i reati più diffusi.
Con queste parole e con questi numeri Federica Meta apre la nuova puntata di WoW – Women on Web, il podcast tecnofemminista di Radio Activa Plus, condotto insieme a Francesca Pucci, che racconta la trasformazione digitale dal punto di vista femminile.
Ospite di questo episodio è Elisa Giomi, Commissaria Agcom, invitata per discutere la portata dei fenomeni della violenza di genere online e del cyberstalking, e per capire come affrontarli e soprattutto come prevenirli.
Ascolta anche: Violenza nel Metaverso. Avviata la prima indagine per abusi sessuali nella realtà virtuale
Avevamo già parlato di questi temi in un altro episodio del podcast insieme a Lilia Giugni dell’University College London. Purtroppo, le donne continuano ad essere i bersagli preferiti della violenza online. La varietà delle forme con le quali si presenta il fenomeno sono molte: dalle offese di matrice sessista, passando per il bodyshaming e lo slutshaming, fino alle diverse forme di stupro online nel Metaverso.
“Possiamo comprendere la radice del fenomeno se partiamo dal presupposto che non esiste alcuna differenza fra lo spazio online e quello fisico. E, quindi, non esiste differenza tra gli intenti della violenza maschile contro le donne esercitata online e quelli della violenza agita nello spazio fisico”, così afferma Elisa Giomi. Ma quale è la dinamica alla base di tali fenomeni? Ancora, come possiamo prevenire il cyberstalking e la violenza di genere online?
Ascoltate la puntata per saperne di più.
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