Insieme agli Avvocati esperti di privacy Anna Cataleta e Rocco Panetta conosciamo da vicino il Codice di condotta delle APL promosso da Assolavoro e varato dal Garante per la protezione dei dati personali
Torna A little privacy, please!, la serie podcast con cui ci proponiamo di spiegare le questioni legate alla privacy in modo semplice e diretto, rendendo, quando possibile, “pop” la Data Protection.
In particolare, questo episodio, condotto dal nostro speaker Sergio Aracu – Founder di Area Legale, giurista d’impresa, Business Privacy Lawyer, Privacy Consultant e Data Protection Officer – è dedicato all’approfondimento di un tema apparentemente complesso: il Codice di condotta per il settore delle Agenzie per il Lavoro, promosso da Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle APL, e approvato dal Garante della privacy lo scorso 11 gennaio.
Insieme ad Aracu due ospiti di rilievo: l’Avv. Anna Cataleta, Senior Partner di Partners4Innovation – Digital360 e Presidente di Officine Dati, e l’Avv. Rocco Panetta, Chairman di Panetta Consulting Group e Country Leader dell’International Association of Privacy Professionals.
Leggi e ascolta anche: L’impatto della Gig Economy sulla privacy del suo esercito di lavoratori
Poiché gli ospiti di questo episodio “rappresentano le due anime di questo Codice di Condotta” – Cataleta, infatti, ha contribuito a redigerlo, mentre Panetta è Presidente del nuovo organismo di monitoraggio chiamato a verificare che gli aderenti vi si attengano – Aracu li intervista seguendo un doppio binario. Sulla nascita del Codice, sul suo contenuto e sulla sua evoluzione interviene Cataleta, mentre Panetta ha il compito di illuminarci sulla funzione dei Codici di Condotta in generale e su quella degli organismi di monitoraggio.
Come ogni Codice di condotta, anche questo documento definisce le “buone prassi”, in questo caso per il corretto trattamento dei dati effettuato nell’ambito delle attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale.
Ma qual è stata la genesi di questo Codice di condotta? E quali saranno i suoi effetti?
Il Codice di condotta delle APL introduce alcune previsioni significative a tutela di chi si candida per posizioni lavorative aperte, anche per evitare possibili discriminazioni nell’accesso al mercato del lavoro. In particolare, le Agenzie che aderiscono al Codice si impegnano a trattare solo i dati strettamente necessari all’instaurazione del rapporto lavorativo, mentre devono esimersi dallo svolgere indagini sulle opinioni politiche, religiose, sindacali dei lavoratori, nonché dall’effettuare preselezioni sulla base di informazioni che riguardano stato matrimoniale, gravidanza, handicap, a prescindere dall’eventuale consenso dei candidati.
Inoltre, nella fase che precede l’assunzione, le Agenzie non dovranno reperire informazioni attraverso la consultazione di profili social destinati alla comunicazione interpersonale. Le informazioni online possono essere raccolte solo se rese disponibili su canali social professionali e se connesse alla competenza richiesta. Non è tutto: le Agenzie per il Lavoro non potranno trattare, anche con il consenso del candidato, informazioni relative a illeciti disciplinari o procedimenti giudiziari che lo abbiano coinvolto.
Leggi e ascolta anche: La prassi di riferimento per i professionisti del Customer & Data Management è realtà
Mentre per quanto riguarda le decisioni basate su un trattamento automatizzato, le Agenzie dovranno effettuare una dettagliata valutazione di impatto e indicare in modo chiaro, nell’informativa resa ai lavoratori, quali sono i meccanismi alla base dell’automatizzazione e le valutazioni periodiche adottate per verificare l’affidabilità del sistema automatizzato.
Sono molte altre, però, le buone prassi per il corretto trattamento dei dati nel settore delle Agenzie per il Lavoro dettagliate da questo Codice. Per approfondire anche gli aspetti meno chiari di questo documento non vi resta che ascoltare l’intervista di Sergio Aracu agli Avv. Anna Cataleta e Rocco Panetta.
A guidarvi anche il graphic recording dell’episodio ad opera di Alessia Iotti, in arte Alterales.
S. C.